Chi sono

Lucana di origine, Veneta di adozione.
Dopo anni nel mondo del credito ho dovuto scegliere se continuare la strada della certezza o se inseguire i miei sogni. 
Ho scelto i sogni ed oggi sono qui a raccontarvelo!

 

Ho sempre pensato che la casa non è solo un insieme di manufatti ma qualunque essa sia, modesta o di lusso, ha qualcosa da raccontare ed il mio obiettivo è sempre stato quello di trasferire a chi compra la sua storia la sua bellezza. 
Qualcuno mi ha obiettato che c’è poco da raccontare su una nuova costruzione, falso!
Tutto ha una storia, chissà cosa c’era prima di costruire su quel terreno, forse hanno abbattuto vecchi cascinali o forse qualcuno ricorda di quando ci andava a giocare da bambino, ma c’è sempre una storia da raccontare.

Perché la persona con più dubbi, insicurezze è l’acquirente. 
Chi ha comprato casa sa esattamente di cosa parlo: notti insonni a chiedersi se è quella giusta, se non ci saranno problemi, se non se ne pentirà.
Affiancare la persona o la giovane coppia in questo percorso, supportandola sia sulla scelta più opportuna e non solo sull’emozione del momento, la ritengo una missione più che un lavoro, perché non c’è soddisfazione più grande di sentirsi dire “Grazie a te” o “Per fortuna che c’eri tu”. 

 

Il Property Finder o House Personal Shopper non è solo un consulente dedicato, con il tempo diventa un amico perché sempre pronto ad ascoltare il dubbio sopraggiunto all’improvviso ed a ridimensionarlo. 

Una figura sulla quale si è scritto e detto molto anche se, secondo il mio modestissimo parere, non ancora abbastanza per comprenderne a pieno la sua importanza. 

Allora, perché il Property Finder? Perché io ci credo!

Perché il Property Finder o House Personal Shopper? 

Perché l'Home Stager? 

Perché ogni casa, piccola, grande, di città, di campagna ha una storia ed una sua particolarità che la rende unica.

Ebbene non tutti siamo capaci di apprezzare la bellezza di una casa quando andiamo a visitarla per la prima volta, se all’interno regna il caos, il cattivo odore, o la mancata cura della stessa.

"Anche l’occhio vuole la sua parte" recita un antico detto, ed io aggiungerei: ”Tutti i nostri sensi meritano rispetto”.

 

Quando mi viene affidata una casa da allestire, la prima cosa che voglio è sapere tutto su chi l'ha vissuta.

Appena entro mi soffermo un attimo sull’uscio della porta e cerco di capire che sensazione sto provando, cosa mi piace e cosa no (per esempio alla vista od all’olfatto) e poi proseguo e faccio la stessa cosa in ogni camera. 

 

Dopo questa passeggiata tra le mura della casa in punta di piedi ed il racconto della sua storia, la mia immaginazione comincia a lavorare: i miei occhi fotografano l’esistente, mentre la mia mente lavora su come valorizzare ciò che non è immediatamente visibile.

Giulia Basile © 2023 Copyright
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